Da martedì 7 Giugno è stato chiesto ai cittadini per un parlamento pulito di inviare una mail di sollecito per la discussione e votazione della proposta di legge di ininiziativa popolare.
Questo il testo della mail suggerito :


Buonasera , mi chiamo [nome cognome],

uno dei firmatari della proposta di legge nota come parlamento pulito.

Le firme furono raccolte l' otto settembre del 2007.

Essa chiedeva :

- no condannati in via definitiva

- due legislature

- ritorno al voto di preferenza.

Quale cittadino firmatario chiedo ai qui presenti membri della commissione affari costituzionali ,

come mai la discussione , dopo 3 anni circa dalla consegna delle firme in senato,

sia ancora in corso .

La materia trattata è di particolare difficoltà tecnica?

C’è forse il timore di esprimersi in modo chiaro e netto con un‘ eventuale esito negativo ?

Mi farebbe piacere avere una risposta sui tempi previsti per la votazione finale,

oppure che si dichiarasse che non c' è intenzione alcuna dei qui presenti di portarla

al voto in senato, nel caso mi farebbe piacere sapere le motivazioni.

Grazie.

Distinti saluti

Nome e Cognome.


Questa la risposta di Lucio Malan , portavoce della commissione affari costituzionali :

Su questo link potete seguire l’iter della proposta in questione, che è stata congiunta alle numerose altre in materia elettorale.
http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/comm/29623_comm.htm
Ovviamente si tratta di argomenti complessi, come vedete dalle numerose proposte. Ritengo che nelle prossime settimane ci sarà l’indicazione del testo base.
La mia opinione sulle vostre proposte, la potete leggere sul sito di Beppe Grillo. Ma, nel disegno di legge governativo contro la corruzione, che stiamo esaminando proprio in questi giorni in aula, ho presentato un emendamento il 10.251, volto ad estendere i casi di ineleggibilità e incompatibilità a parlamentare a coloro che hanno sentenze definitive di condanna per determinati reati.
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emend&leg=16&id=575099&idoggetto=584053
Cordiali saluti
 
Lucio Malan

Senato della Repubblica
Senatore Segretario Lucio Malan
 
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ecco la risposta che abbiamo mandato a Malan:

Gentile Senatore,
prima di tutto la ringraziamo della risposta, visto che è stato l'unico tra i capogruppo al Senato ed i vari membri della Commissione Affari Costituzionali a reputare opportuno risponderci.


Detto questo, è confortante sapere che il relatore di una proposta di legge dei cittadini, ovvero dei detentori della sovranità nel nostro Paese, sia contrario alla proposta di legge stessa. Immaginiamo con quanta passione, profondità e equanimità  saprà argomentare i pro ed i contro della nostra proposta.

Magari la possiamo aiutare, andando a dare una diversa interpretazione alla sua sintesi:

 1. Sì alla incandidabilità dei condannati: in un paese dove per fare il bidello o prendere la patente nautica bisogna essere incensurati, sarebbe auspicabile che chi concorre alla creazione del nostro ordinamento normativo possedesse una specchiata moralità o quanto meno requisiti etici coerenti con la dignità del ruolo che va a ricoprire. Se poi sperare nella sobrietà della casta è troppo, ci accontenteremmo che i requisiti di candidabilità fossero coerenti con quelli richiesti al bidello di cui sopra, a meno che gli art. 3 e 27 della costituzione si applichino finalmente anche a lui.

2.      Sì al tetto delle due legislature: inamobilità contro inamovibilità, sembrerebbe dire il suo ragionamento. In realtà i burocrati che lei cita, dovrebbero essere dei meri esecutori della volontà politica del momento storico. Ed è sano che la volontà politica sia espressione dei tempi e della società che la generano. La politica non può diventare un lavoro, con le inevitabili patologie che questo genera. La politica deve essere un servizio civile nei confronti del proprio paese, svolto senza conflitti di interessi e per un periodo di tempo determinato in modo da non creare roccaforti di potere e permettere il ricambio generazionale con chi è chiamato a costruire il futuro suo e di questo paese.

3.       Sì alle preferenze: il Movimento 5 Stelle ha dimostrato come la politica può essere fatta anche senza godere di rimborsi elettorali e con stipendi più che dignitosi ma non offensivi del cittadino medio. E ci sembra che le cronache giudiziarie di questi ultimi anni abbiamo dimostrato che questa pessima legge elettorale non sia servita nemmeno a spezzare le contiguità tra mafia e politica.

 Se poi dovesse non essere ancora persuaso, visto che è il relatore della NOSTRA proposta di legge, siamo disponibili ad incontrarla per offrirle maggiori spunti di riflessione da portare in commissione.

Rimaniamo in attesa di un suo gentile riscontro.

Cordiali saluti.

I cittadini di Parlamento Pulito


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Gentiile elettrice, gentile elettore,

Io ho risposto molto chiaramente di non essere favorevole a quelle norme: proprio nel sito di Beppe Grillo, che immagino conosciate, sono pubblicate le mie risposte.

http://www.beppegrillo.it/immagini/Sondaggio_parlamentare.pdf

Sintetizzo volentieri.

1) No all’incandidabilità dei condannati perché già oggi chi è condannato in via definitiva con interdizione dai pubblici uffici non può essere candidato, finché non finisce l’interdizione. Finita l’interdizione è un cittadino come un altro, come dice la Costituzione agli articoli 3 (eguaglianza) e 27 (le pene tendono alla rieducazione del condannato). No, perché con questa regola Enzo Tortora sarebbe morto in carcere e nessuno avrebbe saputo che era innocente.

2) No al tetto delle due legislature perché vorrebbe dire appiattire il parlamento, già fin troppo sottomesso al Governo e sovrastato dal potere dei burocrati che guadagnano assai più dei parlamentari, sono di fatto inamovibili, non solo eletti da nessuno.

3) No alle preferenze, perché moltiplicherebbero i “costi della politica”, quelli veri, cioè le ruberie di chi spende in campagna elettorale il doppio di ciò che prenderà – come indennità e come rimborsi – in tutta la legislatura. No perché nel Sud la mafia otterrebbe quasi il monopolio degli eletti, e altrove non ci sarebbe da stare allegri. Le piace come fanno politica le regioni ? Eppure sono eletti con le preferenze!

Nondimeno, le vostre proposte sono in discussione in abbinamento con le altre proposte di modifica della legge elettorale, alla pari con esse. Io sono il relatore e proprio la settimana entrante è in calendario la continuazione del dibattito.

Su www.luciomalan.it trovate notizie sia sul lavoro di openpolis.it sull’operato dei parlamentari, sia sull’andamento delle proposte di riforma elettorale.

Cordiali saluti

Lucio Malan

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Lanciamo qui l'idea nata sulla nostra pagina Facebook per sensibilizzare i nostri dipendenti della Commissione Affari Costituzionali a esaminare seriamente la proposta di legge che 350.000 cittadini hanno sottoscritto l'8 settembre 2007.


To : [email protected] ,[email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected] ,[email protected],
[email protected],[email protected], [email protected], [email protected],[email protected],[email protected], [email protected], [email protected] ,[email protected], [email protected] ,[email protected] , [email protected] ,
[email protected], [email protected],[email protected], [email protected],[email protected], [email protected],[email protected]

bcc : [email protected], [email protected], [email protected]

subject : a quando la votazione della tre proposte di legge "Parlamento Pulito" ?

Corpo della mail :

All’ attenzione del Presidente, Vicepresidenti, Segretari e membri della 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali)

Buongiorno,
sono uno dei 350.000 firmatari dell’iniziativa di legge popolare nota come “Parlamento Pulito”
le cui firme furono raccolte nel solo giorno dell’8 Settembre 2007, consegnate in Senato a Dicembre dello stesso anno dal primo firmatario Giuseppe Grillo.
A tre anni di distanza, la discussione, come si legge dal seguente link
http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/29624.htm
sembra essere ripartita (Novembre 2010) ed è in corso di esame in commissione.
Siamo a Marzo 2011 ed ancora un responso non è stato emesso.
Quale firmatario dell’iniziativa di legge popolare, chiedo che la stessa venga discussa quanto prima e di fornire una tempistica su tale obiettivo.
Recentemente sono state inviate comunicazioni di sollecito al Presidente del Senato Renato Schifani, al Presidente della Commissione Sen. Vizzini ed ai capigruppo al Senato di tutti gli schieramenti, ad oggi i destinatari non hanno dato seguito con una risposta.
Mi auguro, con il presente sollecito, di avere ragguagli sullo stato dell’arte.
Certo di essere ascoltato nell’esercizio delle Vostre funzioni permettendo la corretta comunicazione tra Cittadini ed Istituzioni, saluto cordialmente.

data DD/MM/YYYY
<Nome_cognome>